Contro i prodotti agricoli dell’occupazione israeliana. Azione del gruppo BDS al Carrefour di Pisa


 

6 marzo 2010

 bdspisaAzione a sorpresa nel pomeriggio di sabato 6 marzo presso il
supermercato Carrefour di Ghezzano (Pisa) da parte del gruppo BDS per la
Palestina di Pisa (Boycott, Divestment and Sanctions). L’iniziativa è
nata con lo scopo di sensibilizzare i consumatori e la direzione del
supermercato sulla vendita dei prodotti ortofrutticoli che provengono
dalle colonie israeliane in Cisgiordania. L’azione si è svolta a
margine della Israeli Apartheid Week, la cinque giorni di mostre,
proiezioni e dibattiti per promuovere il boicottaggio accademico nei
confronti di Israele in solidarietà con il popolo palestinese.

La giornata di oggi prevedeva iniziative in Francia e Italia della
coalizione europea contro l’impresa israeliana Carmel-Agrexco, per
denunciare l’occupazione israeliana e le devastanti conseguenze
sull’economia palestinese. A Pisa l’attenzione è stata rivolta al
supermercato Carrefour che vende frutta israeliana (pompelmi e avocados)
e ha concesso il proprio marchio a prodotti agricoli importati da
Israele, per i quali non è dato sapere l’esatta provenienza: territori
israeliani o insediamenti illegali in territori occupati? Si tratta di
un’operazione che oltre a rafforzare l’economia di occupazione
israeliana, elude la recente sentenza della Corte europea di giustizia,
la quale afferma che “i prodotti degli insediamenti ebraici nei
Territori contesi dal 1967 non potranno essere etichettati come
“israeliani”. La decisione della Corte europea implica che i beni
provenienti dai centoventi insediamenti non potranno godere dell’accesso
privilegiato al mercato dell’Unione europea garantito alle merci
israeliane.

L’iniziativa pacifica si è svolta in tempi brevi. I manifestanti
sono entrati in azione esponendo cartelli a favore del boicottaggio dei
frutti del’apartheid israeliano, indicando i prodotti esposti al
supermercato e informando i molti consumatori interessati. La direzione
del supermercato è intervenuta per far cessare rapidamente l’azione e ha
rimandato ogni responsabilità sulla vendita dei prodotti alla direzione
francese dell’azienda.

La campagna contro i prodotti dell’agricoltura si inserisce nel più
generale invito al boicottaggio del marchio Carmel-Agrexco, la
principale società di esportazione di prodotti israeliani, per metà di
proprietà dello stato. Con il marchio Carmel sono commercializzati il
70% della frutta e verdura derivante dai Territori Occupati e in
particolare dalla Valle del Giordano dove la colonizzazione israeliana
controlla in modo diretto il 95% della terra palestinese. Mentre i
prodotti palestinesi marciscono ai check-point, l’80% dei prodotti
israeliani arriva in Europa tramite la Carmel Agrexco.

La campagna palestinese di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni
si appella alla «gente di coscienza in tutto il mondo per imporre ampi
boicottaggi e attuare iniziative di pressioni economiche contro Israele
simili a quelle applicate al Sudafrica all’epoca dell’apartheid». A Pisa
si è costituito il Gruppo BDS Per la Palestina che si richiama ai
principi ispiratori della campagna internazionale del BDS: organizzare
concretamente sul campagne impegnate nella costruzione di un’efficace
battaglia di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni. Parallelamente
alla costruzione di questa campagna il gruppo BDS Pisa é impegnato in
iniziative, eventi e momenti di mobilitazione utili a sensibilizzare
l’opinione pubblica sul conflitto israelo-palestinese. Il gruppo si
riunisce ogni settimana presso il laboratorio Rebeldia, in via Battisti,
Pisa.

Per Senza Soste, Orlando Santesidra

 

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