La denuncia dell’assessore Ganapini: non si
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di Daniela
De Crescenzo
NAPOLI (4 febbraio) – «Le balle di Giugliano e Villa
Literno non si possono bruciare perché Impregilo le ha date in garanzia alle banche che gli hanno permesso di partecipare alla gara per il ponte sullo stetto di Messina. E così va avanti la procedura di infrazione avviata dall´Unione europea»- L’accusa parte dall´assessore all´Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini. E la replica della società non si fa attendere: «Questa è una ecopalla», spiega il portavoce della società. Quello dei 6 milioni di ecoballe accatastati tra Giugliano e Villa Literno, è uno dei problemi ancora aperti dell´emergenza rifiuti. Una parte, meno di un milione, è di proprietà del commissariato di governo che ne sta smaltendo 500 tonnellate al giorno nel termovalorizzatore di Acerra; il resto appartiene alla Fibe (la società del gruppo Impregilo che ha costruito l´impianto) che fu autorizzata dall´allora commissario Antonio Bassolino a bruciarle dopo la costruzione dell´inceneritore. Una delle decisioni finite nel mirino della magistratura. I pm hanno anche indagato sulla composizione delle ecoballe e le hanno sequestrate come «corpo del reato». Ma non sono le difficoltà tecniche a impedire la soluzione del Ma secondo Impregilo le cose non stanno così: «Noi non abbiamo mai dato
Il Mattino
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Nuovo caos-ecoballe in Campania «Sono in garanzia per il Ponte di Messina»
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