I portuali di Gioia Tauro non si toccano!


Riceviamo e pubblichiamo dal CoordinamentoPortuali di Gioia Tauro, una realtà resistente in una situazione che ha dell’assurdo, ritmi di lavoro al limite della sicurezza, in un contesto ad alto rischio e al quale si aggiunge la presenza di un inceneritore a distanza di circa un Km, le cui emissioni, in occasione non poi così rare, avvolge il porto in una cappa nauseante, come a dire che i guai non vengono mai soli
 
postiamo di seguito alcuni link di approfondimento dove si possono reperire: 
                          lotta dei portuali
                          scipero 26 gennaio 2008
                        
 Collettivo UniRC

Il SUL è con la Battistello, – dichiara Antonio Pronestì del Sindacato
Unitario Lavoratori – lotta dura all’assenteismo. La sua grinta e la
sua determinazione – continua Pronestì – deve essere di esempio per
tutti noi. Diciamo no all’assenteismo delle navi che la Signora ha
dirottato a Cagliari per incassare milioni di euro dalle casse
pubbliche, all’assenteismo dell’azienda alle necessità dei lavoratori,
all’assenteismo della politica ai problemi del porto gioiese,
all’assenteismo dei diritti civili dei lavoratori di MCT. La verità,
purtroppo, è che i lavoratori sapevano e sanno bene che la Signora e la
MCT non sono a Gioia Tauro per fare la carità, ma a fare cassa. La cosa
grave è che la politica nazionale e locale è inspiegabilmente succube
alle volontà di questa Signora – con la “S” maiuscola – che non perde
occasione per offendere i calabresi, le istituzioni e i lavoratori. In
quest’ultima occasione, apprendiamo dai media, sembra abbia dichiarato
“ non ci sarà Tribunale e nemmeno Cristo in terra che cambierà la mia
decisione, perché io darò ordine che gli assenteisti restino a casa”,
chissà che dirà il nostro caro Vescovo – che in passato ha condannato
le lotte dei lavoratori – e che dirà la gente comune davanti a tanta
spregiudicatezza. I lavoratori, che per l’ennesima volta incassano,
ringraziano la Battistello perché sta facendo apparire ciò che è la
realtà portuale gestita da MCT: un’oasi sventurata dove i diritti di
civiltà – congedi per l’assistenza dei figli o di parenti ammalati, le
assenze per malattia, che sono tutele garantite dalle leggi – diventano
assenteismo da combattere, dove gli elevati ritmi di lavoro – che
generano molti microinfortuni – sono al limite della sicurezza, dove
l’organizzazione del lavoro – che è prerogativa aziendale – ha fatto
scappare importanti linee di navigazione, dove ogni proposta di
miglioramento organizzativo viene bocciata con arroganza, dove è
impossibile usufruire delle ferie o dei permessi, dove lo Stato non c’è
e forse non ci sarà mai. Noi lavoratori vogliamo far parte della
società civile, dove esistono diritti e doveri, dove le leggi vengono
rispettate, dove le persone hanno dignità, noi volgiamo vivere e
lavorare per la nostra terra e per i nostri figli. La Battistello
faccia la sua strada.

COORDINAMENTO PORTUALI GIOIA TAURO

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