ATTACCO INCENDIARIO AL C.P.O.A. RIALZO DI COSENZA


Riceviamo e inoltriamo con l’invito alla diffusione, gli attacchi continui mediatici, legali, e violenti che in questi ultimi mesi stanno subendo i movimenti sono un chiaro segnale della repressione in atto contro chi non abbassa la testa e continua a portare avanti le proprie idee

Collettivo UniRC

 

12.07.2009

Ieri pomeriggio il C.p.o.a rialzo ha ricevuto un attacco all’interno
della propria sede su viale parco. Nei capannoni delle ex ferrovie della
Calabria sono stati appiccati tre diversi incendi con il chiaro intento
di voler distruggere la struttura. Sono entrati spaccando una finestra
al piano superiore accanto alla porta antincendio. Hanno attaccato vari
punti del posto con una azione troppo efficiente per essere frutto del
caso o di un singolo individuo. Hanno appiccato fuoco ai materassi usati
durante la fiera di San Giuseppe per dare ospitalità ai nostri fratelli
e alle nostre sorelle migranti.

Hanno messo a soqquadro la birreria popolare, e tentato di distruggere
il palco, strumenti che ci hanno permesso in questi anni di offrire una
socialità altra, che parla il linguaggio dell’aggregazione e non del
consumo. Hanno attaccato la sala assemblea dove ci riuniamo per
discutere e fare politica lontani dalle stanze dei bottoni dai miliardi
e dalla corruzione, dove facciamo politica come crediamo che si debba
fare "dal basso".

Inoltre la sede dei Rebel Fans è stata messa a soqquadro senza però
rubare ne stendardi né sciarpe appese ai muri. Ci riesce difficile
capire cosa cercassero di dimostrare. Quello che sappiamo è che diamo
fastidio a qualcuno in questa città!

Diamo fastidio a tutti quelli che vogliono fare di Cosenza una città
grigia e chiusa, un posto in cui non cresce nulla se non il cemento e i
palazzi, un posto in cui i poteri politici in diretta commistione con il
potere mafioso continuino a magiare ed ad ingrassarsi sulle nostre spalle.
Diamo fastidio a loro perché nonostante processi, denunce e teoremi,
nonostante tutti si siano omologati c’è ancora qualcuno che vuole
parlare il linguaggio del conflitto e lo vuole fare usando un posto
abbandonato al centro di questa città come megafono. Lo abbiamo fatto e
lo continueremo fare, questo non ci fermerà, continueremo a proporre
iniziative culturali, presentazioni di libri, concerti e proiezioni,
continueremo a creare conflitto nelle strade nelle piazze a nelle
università contro tutti coloro che vogliono svendere la città regalando
beni comuni ad enti privati, contro tutti coloro che ci bloccano il futuro.

Ogni tipo di atto intimidatorio non ci tocca minimamente, la repressione
si manifesta in molti modi ma non riusciranno a zittire menti pensanti e
con voglia di riappropriarsi dei propri spazi e del proprio tempo.

Indietro non si torna!

La gente come noi non molla mai !

C.P.O.A. Rialzo

I commenti sono stati disattivati.