Commissione modifiche statutarie alla Mediterranea l’8 marzo: il comunicato del Collettivo UniRC


L’8 marzo è una data importante, in tutto il mondo. L’8 marzo 2011 assume ancora più valore soprattutto a poca distanza dall’importante data del 13 febbraio, con l’imponente invasione delle piazze da parte delle donne italiane.

Ma l’8 marzo 2011 per noi studenti dell’Università Mediterranea di Reggio assume tutt’altra importanza: si riunirà la Commissione che dovrà riscrivere il nostro Statuto d’Ateneo accogliendo i provvedimenti della Legge 240/2010, cosiddetta “Riforma Gelmini”. In questi anni e, in particolare, negli ultimi mesi gli studenti e i ricercatori italiani si sono battuti, hanno lottato, dimostrando fermezza e determinazione nel loro contrasto a questa riforma e a un modo di concepire l’università in senso classista, baronale e mercificatore. L’approvazione della riforma Gelmini, avvenuta, lo ricordiamo, il 23 dicembre scorso, a cavallo delle festività natalizie e a pochi giorni dalla vergognosa compravendita di parlamentari che ha permesso al governo di rimanere in carica, non può di certo fermarci.

In queste settimane in altre Università italiane si sono già riunite queste Commissioni per le modifiche statutarie, ed è stato evidente che da queste siano stati lasciati fuori tutti gli studenti, al di là di un paio di “innocue” rappresentanze, che di certo non avrebbero neanche modo di apportare un contributo studentesco forte in queste riunioni. Ciò ha, naturalmente, provocato la reazione degli studenti e dei ricercatori che hanno provveduto a bloccare o impedire tali commissioni, totalmente antidemocratiche, in cui i Rettori di tali atenei, precedentemente dichiaratisi indisponibili ad accettare la politica di questa riforma, hanno provveduto, talvolta anche in anticipo sull’approvazione della riforma, ad adattare gli Statuti ai dettami della nuova legge. Evidentemente hanno improvvisamente trovato convenienti i vantaggi conferiti alla loro carica e, in parte, anche alla classe docente ordinaria, in termini di potere decisionale, politico e gestionale all’interno delle istituzioni universitarie.

Noi, studenti e studentesse del Collettivo Unirc, memori dello stato di agitazione permanente contro la riforma Gelmini, dichiarato a luglio dal nostro ateneo, siamo sicuri che quanto accaduto nelle altre Università italiane nei giorni scorsi non succederà qui a Reggio Calabria. Siamo certi che il nostro Rettore, Massimo Giovannini, preferisca un approfondito e ampio dialogo con gli studenti, con tutti gli studenti, della Mediterranea, prima di decidere se accogliere le politiche di questa scellerata legge. Il nostro Rettore, lo sappiamo, è una persona attenta, che conosce i suoi studenti e ne ha saputo interpretare le esigenze quando gli sono state legittimamente e democraticamente presentate in modo chiaro.

Non dubitiamo dunque che l’apertura e il confronto tra la dirigenza, la docenza e la popolazione studentesca dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria trovi ampio spazio in questa occasione, con coerenza nei confronti di chiare posizioni espresse nel recente passato.

 

Collettivo UniRC – AteneinRivolta

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