INQUINAMENTO NELLA FACOLTA’ DI FARMACIA DI CATANIA


 
 
Pubblichiamo la lettera redatta dagli studenti di Farmacia di Catania, in seguito alla chiusura di un edificio della facoltà di farmacia. Tale chisura si è resa necessaria a causa dell’inquinamento provocato dallo smaltimento di sostanze chimiche per uso didattico e di ricerca, avvenuto senza precauzione per i rischi, questa "leggerezza" ha portato alla morte di alcuni studenti e tecnici della facoltà. Non si è ancora accertato se tale situazione di pericolo insista solo nell’edificio sequestrato, o coinvolga un’area maggiore.
 
 
 
"Gli studenti della Facoltà di Farmacia, riunitisi in assemblea il 18
dicembre 2008, hanno evidenziato come i recenti fatti derivanti dal
sequestro dell’Edificio 2 della Cittadella Universitaria, abbiano
inflitto un duro colpo alla validità della offerta didattica e della
eccellenza della ricerca.

Questi aspetti si ripercuoteranno in modo negativo sul futuro dei
docenti, del personale tecnico amministrativo e degli studenti della
Facoltà di Farmacia. In una Facoltà dalla forte vocazione
sperimentale, la mancanza di un adeguato percorso didattico di
laboratorio rappresenta il peggiore biglietto da visita che un
laureato possa presentare ad un’azienda o ente. Agli studenti viene
larvatamente detto di stare tranquilli e si parla di innovazione, ma
manca un dialogo aperto, serio ed informativo; manca un rapporto
diretto con gli studenti, a tutti i livelli, che si sentono , come
sempre, solo strumenti e portatori di denaro e non risorse per l’oggi
e per il domani e quindi compagni di viaggio.

Esiste poi un evidente danno di immagine a carico di noi studenti,
causato dall’attenzione mediatica all’inchiesta giudiziaria in corso,
che ci ha posti tra i corresponsabili, di quello che viene definito
ancor prima di essere dimostrato, "malcostume della Facoltà". Siamo
stati accusati di omertà ed inerzia e di non aver saputo reagire o
denunciare alcune condotte, come se gli studenti avessero la reale
possibilità di poter partecipare ai processi decisionali delle
Facoltà, a parte l’inconsistente, per la qualità e quantità,
rappresentanza studentesca, ormai controllata da beceri meccanismi
d’interesse partitico.

Sì, perchè desideriamo dirlo e ribadirlo: con i docenti non ci sono
rapporti di fiducia ma di sudditanza.

Come studenti esprimiamo la massima collaborazione e capiamo bene come
in una tale situazione "anomala" serva la massima disponibilità da
parte di tutte le componenti coinvolte, però siamo anche fortemente
decisi nel richiedere ciò per cui abbiamo investito sul nostro
futuro.Dopo due mesi dal sequestro, sono pochi e stonati i segnali
fatti pervenire dagli organi della Facoltà e dall’Amministrazione
Centrale d’Ateneo.
Per quanto detto, gli studenti della Facoltà di Farmacia

CHIEDONO
al Sig. Preside della Facoltà

il ripristino di uno spazio da adibire ad aula studio e biblioteca;
il rispetto, da parti dei docenti, delle date e degli orari di
lezione, esami e ricevimento ed anche la costituzione di una
commissione di Facoltà paritetica ( docenti studenti) con il compito
di vigilare sulla didattica, che evidenzi e dia risoluzione alle
carenze che, seppur meno gravi delle attuali, si sono sempre
evidenziate;
un dibattito aperto sulle schede di valutazione docenti che negli
ultimi anni ,nella nostra Facoltà, non sono servite a nulla e non sono
state mai considerate o commentate;
il potenziamento del sito ufficiale di Facoltà, www.fdf.unict.it,
garantendo il download degli appunti delle lezioni, la presenza di un
calendario degli argomenti trattati durante i corsi, una bacheca
online attraverso la quale sia possibile informarsi tempestivamente di
cambiamenti rispetto alle attività già calendarizzate, e poter
prenotare gli esami;
la possibilità di usufruire, ipso iure, di appelli straordinari
mensili per studenti ripetenti, fuoricorso e lavoratori, nonché di un
incremento nel numero degli appelli ordinari;
lo svolgimento degli esami in un luogo consono a questa funzione, al
contrario di quanto accaduto finora;
il convogliamento del fondo di 100.000,00 € stanziato dal Magnifico
Rettore per lo svolgimento delle tesi di laurea all’estero, in
strutture locali pubbliche o private poiché, in base all’elevato
numero dei tesisti, tale cifra può ricoprire solo una minima parte
delle spese per il percorso di tesi all’estero di ogni singolo
studente. Chiediamo inoltre che la scelta di chi può e/o desidera
andare all’estero o in Italia fuori sede per tesi sperimentale, sia
trasparente e quindi organizzata dalla presidenza di Facoltà secondo
criteri condivisi anche dagli studenti.

al Magnifico Rettore:
CHIEDONO

l’esenzione dal pagamento della seconda e terza rata delle tasse
universitarie, in considerazione del danno d’immagine creato dal
sequestro della Facoltà, della ridotta attività di laboratorio, dallo
sbandamento subito per le tesi sperimentali, del blocco ( temporaneo)
delle lezioni e del disagio che la diversa dislocazione di queste ha
creato;

l’assegnazione di una sede per la didattica in cui vi sia una bacheca
informativa, l’aula studio che è anche centro di aggregazione ed il
posto per la riunione della commissione paritetica;

screening medici per tutti gli studenti che ne facciano richiesta;

di rendere pubblico un dossier contenente i risultati di controlli,
monitoraggi, mappature effettuate in tutti i locali della Cittadella,
certificanti adeguati standard di sicurezza;

di fermare i lavori delle aule e dei laboratori che sono in
costruzione di fronte all’Edificio 2 sino a quando non ci saranno i
pronunciamenti della magistratura sulle motivazioni che hanno portato
al sequestro dello stesso. Questi spazi saranno molto utili per gli
studenti e la Facoltà, ma non si capisce perchè l’Edificio 2 è
sequestrato e a 10 metri gli operai continuano a lavorare e scavare.
Riteniamo che sia corretto attendere risposte certe e rassicuranti;

che si faccia carico in modo ancor più deciso, rispetto a quanto già
fatto, dei disagi che tutto il personale dell’Edificio 2 e gli
studenti, non solo della Facoltà di Farmacia, stanno vivendo;

che possa in qualche modo vigilare sulle insufficienze e
inapropriatezze di coloro che ricoprono cariche istituzionali."

Per approfondimenti

http://www.blumedia.info/index.php?id=288

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